Comprendere la tromboembolia venosa
La tromboembolia venosa si verifica quando in una vena si forma un coagulo di sangue. Il termine si riferisce a due condizioni collegate: trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP). Se il paziente è affetto da TVP, significa che si è formato un coagulo di sangue in una vena profonda. Solitamente succede in una gamba, però a volte questo coagulo può liberarsi e arrivare fino ai polmoni. Una volta raggiungi i polmoni, può bloccare il flusso sanguigno. Questa situazione è chiamata embolia polmonare o EP. Si tratta di un’emergenza sanitaria.

Come pronunciarlo
Trom-bo-em-bo-li-a-ve-no-sa
Quali sono le cause della tromboembolia venosa?
Sono tante le ragioni per cui un coagulo di sangue può formarsi in una vena. La causa potrebbe essere in parte nei geni. Per esempio, il paziente potrebbe avere una carenza di proteine o un disturbo della coagulazione del sangue. La sua anamnesi familiare potrebbe renderlo predisposto a sviluppare il problema.
Vi sono anche altri fattori che possono aumentare la possibilità di un coagulo di sangue in una vena. Questi includono:
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Intervento chirurgico importante, come una sostituzione articolare
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Lesioni, come una gamba rotta o una lesione al midollo spinale
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Cancro
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Insufficienza cardiaca
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Età avanzata
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Obesità
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Fumo
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Alcuni medicinali, come la pillola anticoncezionale o la terapia ormonale sostitutiva
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Gravidanza
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Lunghi periodi di inattività o immobilismo, come dopo un intervento chirurgico o su un lungo volo di linea
Sintomi di tromboembolia venosa
Il paziente potrebbe non avere sintomi, però, se li manifesta, potrebbero presentarsi rapidamente. I sintomi della TVP sono:
Un’embolia polmonare si verifica quando il coagulo di sangue raggiunge i polmoni. Si tratta di un’emergenza sanitaria. Può causare problemi di respirazione, dolore toracico, tosse con sangue e battito cardiaco irregolare. I sintomi possono assomigliare a quelli di un infarto e la malattia può causare la morte improvvisa.
Trattamento della tromboembolia venosa
L’obiettivo del trattamento è quello di rompere eventuali coaguli di sangue e impedire la formazione di nuovi, in modo che sia meno probabile che si verifichi un’embolia polmonare. Il trattamento include:
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Anticoagulanti. Questi farmaci possono essere somministrati come iniezione, flebo (endovenosa) o pillola. Potrebbe essere necessario assumerli per alcuni mesi o più, a seconda della causa di formazione del coagulo di sangue.
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Camminata. Una volta che i sintomi sono sotto controllo, il medico potrebbe raccomandare al paziente di camminare. All’inizio potrebbe non essere in grado di percorrere a piedi lunghi tragitti, per esempio dopo un intervento chirurgico, però l’attività fisica impedirà la formazione di più coaguli di sangue e aiuterà a sentirsi meglio.
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Calze a compressione. Queste calze o altri dispositivi simili possono ridurre il rischio di coaguli di sangue. Esercitano una delicata pressione sulla parte inferiore della gamba, che può alleviare il dolore e il gonfiore.
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Filtro per vena cava inferiore. Questo piccolo dispositivo di metallo viene inserito nella vena cava inferiore (la vena principale che va dalle gambe al cuore e ai polmoni) allo scopo di bloccare i coaguli di grandi dimensioni prima che raggiungano questi organi. Può fermare un’embolia polmonare Il paziente potrebbe avere bisogno di questo trattamento se non è in grado di assumere anticoagulanti.
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Intervento chirurgico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere un coagulo, soprattutto se ha già raggiunto i polmoni.
Possibili complicanze del tromboembolismo venoso
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Nuovi coaguli
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Pressione sanguigna alta nelle arterie polmonari (ipertensione polmonare)
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Valvole deboli in una vena (sindrome post-trombotica). Questo può causare crampi, dolore e gonfiore.
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Sanguinamento
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Morte
Quando chiamare l'operatore sanitario
Chiamare subito il medico se si manifesta uno dei seguenti sintomi:
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Febbre a 38° C (100,4° F) o superiore o alla temperatura indicata dal medico
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Rossore, gonfiore o fuoriuscita di liquido dall’incisione che peggiora
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Dolore che peggiora
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Sintomi che non migliorano o peggiorano
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Nuovi sintomi
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